La prima attestazione dell’esistenza della chiesetta di San Gottardo di Mura risale al 1319. Al suo interno è conservata un’interessante tela seicentesca attribuita a Francesco Frigimelica raffigurante San Gottardo accanto a San Floriano che intercedono presso la Vergine e il Bambin Gesù tra le nubi e gli angeli e invocano la protezione sugli animali domestici, rappresentati anch’essi sullo sfondo.
Sul catino dell’abside l’occhio esperto può riconoscere la mano del pittore Egidio Dall’Oglio, indiscusso protagonista dell’arte sacra locale. L’affresco rappresenta il gruppo del Padreterno, il Cristo con la croce e lo Spirito Santo sottoforma di colomba; il tutto meravigliosamente illuminato dalla luce naturale che entra da una finestrella laterale e un festoso corteggio di angeli musicanti tra le nuvole. Anche sul soffitto il San Gottardo che sale al cielo è sicuramente opera di Egidio Dall’Oglio, viste le analogie dell’opera con la pala di Follina e gli affreschi nella chiesa Arcipretale di Cison.
In particolare, secondo lo storico dell’arte G. Mies, la gambetta di stucco dell’angelo che emerge dalla cornice è una delle caratteristiche riconoscibili della mano del famoso pittore.