Soller, piccolo paesino adagiato alle pendici delle Prealpi Trevigiane ed immerso nella natura, è la prima frazione del Comune di Cison di Valmarino che si incontra procedendo sulla strada provinciale che da Vittorio Veneto porta a Pieve di Soligo.
Da qui, scegliendo tra decine di diversi sentieri e tracciati, è possibile incamminarsi nel bosco e giungere sino al Passo San Boldo, o alla vetta del Monte Cimone (1294) oppure attraversare la campagna coltivata, ed immergersi tra la vegetazione della collina morenica che porta a Gai, respirando sempre un’atmosfera di gran tranquillità e serenità.
Origine
Pur nella modestia della sua dimensione Soller ha una piccola chiesetta, dedicata a Santa Giustina, che si erge fiera sulla collina, ed una propria, curiosa, storia da raccontare.
La chiesetta che, data la sua collocazione, attira lo sguardo anche del più distratto dei viaggiatori, risale al 1700 circa, ed è un rifacimento ed ampliamento della precedente cappella eretta probabilmente nel 1200. La storia dell’origine di questo piccolo borgo si perde invece nei secoli, favorendo così una commistione indissolubile tra realtà e leggenda.
Si narra che l’antica abitazione di Soller che si trova sulla piana del “Mas” davanti al “Pra de’ Boi”, sia la più antica. Qui trovò rifugio, non è chiaro in quale secolo, il primo nucleo familiare dei “Soler”, probabilmente profughi da un paese slavo.
Di certo però, vi è la data impressa sulla pietra scolpita sul “Piol dei Titet”, collocato in un’abitazione posta nella parte centrale del paese.Essa è datata 1669 ed elenca i lavori eseguiti dal proprietario, tale “Soler Domenico” . Secondo la tradizione Domenico ebbe due figli, Antonio e Battista, che da piccoli venivano chiamati “Tonet” (piccolo Toni) e “Titet” (piccolo Tita).
Da questi due discendenti, tra loro rivali, ebbero origine, le due grandi famiglie, nei secoli antagoniste, che a tutt’oggi abitano il borgo di Soller: i Tonet e i Titet.